Manutenzione Prese a Mare

Durante questo inverno, approfittando del rimessaggio in secco della barca, ho ritenuto opportuno procedere alla sostituzione di tutti i passa-scafo e di tutte le relative valvole, sia nelle prese che negli scarichi a mare. In fin dei conti l'ultima volta che sono stati sostituiti era il 1997. Per l'importanza che questi "pezzi di ottone" hanno ai fini della sicurezza, penso abbiano "lavorato" abbastanza!


Esteticamente non si presentavano male, a parte un po' d'ossido nel passa-scafo. D'altra parte, su Bogey, si trovano in posizione aperta ed arieggiata, quindi si sono mantenute abbastanza bene. Diverso sarebbe in gavoni chiusi, con poco ricircolo d'aria e magari con la possibilità che un po' d'acqua e/o umidità possa ristagnare nel fondo. Vi consiglio dunque di controllarle periodicamente (almeno una volta l'anno) per poi decidere se sostituirle o meno.


La sostituzione è un'operazione semplice dal punto di vista tecnico, ma da compiere con estrema attenzione al fine di evitare spiacevoli infiltrazioni una volta che la barca torna in acqua. Altro accorgimento: il lavoro va necessariamente svolto in 2 persone, una all'interno ed una all'esterno della barca.






Per prima cosa si deve procedere staccando i tubi (allentando le fascette), poi svitando le valvole ed infine, con una chiave a tubo si può svitare il dado interno del passa-scafo. Nel momento in cui si svitano le valvole e poi il passa-scafo, l'altra persona all'esterno della barca deve tenere fermo il passa-scafo. Per farlo, io mi sono procurato dei pezzetti di ferro piatto opportunamente molati per portarli alla dimensione corretta e poi forati per l'inserimento di un giravite a fare da leva. Questi ferri vanno inseriti all'interno del foro del passa-scafo e gli impediranno di girare grazie a due "poppettine" che si trovano all'interno fatte apposta per questo uso.






Anche se, come scrivevo prima, apparentemente tutto sembrava in buono stato, man mano che procedevo allo smontaggio, mi sono accorto che l'ossido, negli anni, aveva prodotto i suoi danni. Ho trovato 2 valvole con l'albero tranciato, quindi la leva ruotava liberamente senza dare alcun segnale che, invece, la sfera all'interno non si chiudeva. Addirittura, semplicemente facendo un po' di forza con la chiave a tubo, un passa-scafo si è letteralmente tranciato a filo della vetroresina dello scafo. Era evidentemente molto compromesso ed il minimo sforzo ne ha causato la rottura. Non voglio nemmeno pensare a cosa sarebbe accaduto se fosse successo in navigazione o, peggio ancora, lasciando la barca all'ormeggio tra un week-end e l'altro!








A questo punto, liberato tutto, si può procedere ad una accurata pulizia di tutti i residui di ossido, vecchio Sikaflex od eventuale silicone che a volte potreste trovare nel dado interno.


Si può così iniziare a montare i nuovi passa-scafo, spalmando il Sikaflex sotto alla ghiera dall'esterno, avendo cura di non lesinare con la quantità. La tenuta all'acqua è assicurata proprio dal Sikaflex, quindi vi raccomando di abbondare un po' con questo prodotto. Poi, una volta inserito il passa-scafo nel foro dall'esterno, chi sta dentro può inserire la rondella ed iniziare ad impanare il dado. Con la solita chiave a tubo all'interno ed il piatto all'esterno per tenerlo fermo, si può stringere il tutto. Per essere sicuri che il Sikaflex abbia riempito ogni parte, una volta stretto il dado, l'immagine che vi si deve presentare all'esterno è la seguente: un cordone abbondante e ben distribuito di Sikaflex su tutta la circonferenza. Che poi, una volta essiccato, si taglierà con una qualsiasi lama.






A questo punto, la parte più "delicata" del lavoro è terminata e si può procedere con il montaggio delle valvole. Si può usare del nastro in Teflon per la tenuta dei filetti oppure ricorrere alla vecchia canapa + pasta verde, di solito più semplice in caso di futuro smontaggio.








Ovviamente, anche nel momento in cui si stringono le valvole, deve esserci qualcuno all'esterno che tiene fermo il passa-scafo, che altrimenti potrebbe girare. E' molto importante che il passa-scafo, una volta aderito il Sikaflex, non ruoti assolutamente, perché altrimenti si rischia di togliere parte del Sikaflex con conseguente apertura di micro-fessurazioni.








Bene, ora non resta che ricollegare i tubi con le solite fascette. Vi ricordo che le fascette è meglio che siano doppie e montate contrapposte!!!








Non mi resta che augurarvi B U O N  L A V O R O !!!




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2 commenti:

  1. Due parole veloci, senza offesa, solo come suggerimento

    1 - Le prese a mare DEVONO essere collegate elettricamente a massa (in modo che le correnti galvaniche si scarichino sugli zinchi e non possano corroderle in breve tempo)
    2 - Se usi pezzi in bronzo (invece che in ottone) costano di più ma durano molto di più e dormi sonni più tranquilli.

    Ciao e buona navigazione

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    1. Ciao e grazie per il tuo commento.
      Sono perfettamente d'accordo sul bronzo... infatti quelle montate hanno tutti i passa scafo in bronzo marino.
      Per quanto riguarda il collegamento a massa, credo vada valutato con attenzione su che tipo di barca e di impianto elettrico si sta lavorando. Se il passascafo è perfettamente isolato (all'esterno perchè montato su vetroresina ed all'interno perchè il tubo è in gomma) in alcuni casi può essere contro producente collegarlo a massa, soprattutto se si sta lavorando su una barca con qualche anno di età, dove le connessioni a massa potrebbero non essere più garantite al 100% e soprattutto dove l'impianto elettrico potrebbe avere qualche piccola dispersione proprio verso massa. In questo caso potrebbero fungere proprio da anodi sacrificali e corrodersi prima del tempo.
      Un caro saluto e buon vento!

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